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Fotoradio, Un podcast che parla di fotografie è, appunto, un podcast che non parla di fotografiA (cioè macchine fotografiche, obiettivi, tecniche, foto ritocco…) ma piuttosto di fotografiE (ovvero di cosa ci dicono le fotografie, delle emozioni che fanno uscire, dei pensieri che stimolano…).
Puoi ascoltare Fotoradio su:
ma anche su:
su Castbox; Deezer; Overcast; Pocketcast; Podcast Addict; Podchaser. e anche direttamente sulle pagine del blog Fotoradio.
Visto che non sempre è semplice parlare di fotografie senza vederle, su questo sito si riportano i link agli episodi del podcast e si mostrano le fotografie oggetto della puntata, oltre che i link ai siti degli autori, alla bibliografia, alle citazioni e altro.
Fotoradio è un progetto sperimentale. E' tutto da capire come verrà e se sarà di interesse per qualcuno. Intanto mi son divertito con la stagione zero poi sono arrivate le fotonews e ora si sta lavorando alla stagione dedicata all’antropocene… vedremo…
Le premesse necessarie
Mi pare abbia ragione Concita De Gregorio quando scrisse nel suo blog su Repubblica che “in altri tempi, uno diceva una cosa e stop”. Adesso però “il coro degli ‘scusati!’ e ‘vergognati’ si attiva per sfioramento” ed ecco che bisogna premettere un sacco di cose: un po' di scuse preventive, per ridurre la conflittualità per cercare di (ri)portare la discussione sul merito. Ma così facendo, si perde un sacco di tempo e si perifrasa a manetta per giustificare questo e quello e non si arriva al punto. Quindi, d’ora in avanti (dalla prossima serie 2023 intendo), podcast, blog e newsletter andranno diritti al contenuto e in questa pagina ci saranno tutte le premesse necessarie del caso.
chi sono?
Non sono un fotografo, né un critico fotografico. Non sono neanche un semiologo, né un sociologo. Eppure faccio un podcast e un blog che parla di fotografie, di semiologia, di effetti sociali dei media dove cerco di riportare quello che vedo nelle fotografie e estrarne le storie per come le so ricostruire e raccontare.
una scrittura gender neutral
Voglio provarci. Non che questo significhi nulla, soprattutto su questo piccolo blog. Ma credo sia importante provarci per diffondere l’idea di una neutralizzazione della lingua dal punto di vista del genere. Soprattutto quando non ci sono specificità di genere in ballo!
L’Accademia della Crusca non mi pare molto d’accordo e ha pubblicato un lungo articolo sul punto.
Ma come fare?
In molti podcast e video si è iniziato a non utilizzare il maschile plurale come inclusivo del genere maschile e femminile e si declina sia in forma maschile che femminile: “buongiorno a tutti e a tutte”. A me non piace molto perché mi dà l’idea che esistano due diverse tipologie di persone: uomini e donne. E poi si allunga tutto terribilmente.
Mi convince di più lo schwa (Ə) ma non so come scriverla sulla tastiera e mi fa ancora specie la pronuncia.
Per lo scritto andrò quindi sull’asterisco (*) mutuandolo dall’informatica per dire che quello che segue dopo la radice, non conta. Scrivere “car* amic*” infatti esprime un saluto globale e indifferenziato. Mi piace perché unisce e rende la specifica di genere inutile.
Per il podcast, ancora non so. Sto registrando in tempo reale senza montaggio e probabilmente andrò in maniera confusa su questo punto. Proverò a usare lo schwa, a ridurre al minimo le caratterizzazioni di genere, a declinare sia al maschile che al femminile… Insomma, proverò a fare qualcosa.
perché gli aggiornamenti sono così incostanti?
Mi piace molto guardare foto, girare per mostre, scrivere per il blog e la newsletter, registrare il podcast, montare le musiche… però purtroppo devo anche fare altro. Infatti lavoro tra Lucca e Milano, ho cercato e trovato una nuova casa dove ho traslocato, ho giocato a Cyberpunk e Elder Ring (ecc… ecc…), ho visto film, sto provando a costruire un giardino digitale… e poi la pandemia…
Insomma prendo Fotoradio come un grande interesse che mi dà molte soddisfazioni ma non riesco ad essere costante. Più avanti in questa pagina c’è una roadmap per i curiosi.
Blog ad impatto ambientale minimo
un sito statico
Anche internet emette co2! e i siti dinamici (elaborando continuamente le informazioni), inquinano ancora di più!
Fotoradio.info è perciò un sito statico, ovvero con tutte le pagine già renderizzate, con risparmio di energia di elaborazione lato server e banda. L’idea è venuta ascoltando un vecchio podcast di Riccardo Palombo che citava un sito “low-fi” How to build a low-tech website. Ci ho provato anche io con l’unica eccezione delle immagini. Infatti non ho seguito i consigli di ridurne al minimo la risoluzione perché parlando di fotografie bisogna pur farle vedere rispettandone la composizione, i colori, le ombre…
strumenti
Il sito è realizzato da me utilizzando strumenti gratis: Github e Hugo con il tema PaperMod di Aditya Telange. Fotoradio.info è ospitato su Netlify. Il form di contatto è di Formspree, soluzione opensource. Il dominio è preso da Google Domains.
grafica
La grafica è autoprodotta. Il font del logo è un font Google [Source Sans Pro](https://fonts.google.com/specimen/Source+Sans+Pro">Source Sans Pro), sviluppato da Paul D. Hunt. La copertina del podcast ha una foto presa da Unsplash (modificata nei colori) di Jack Sloop. L’avatar di Madebyhumanrace (l’uomo preistorico) viene da Flaticon.
sound design
Il sound design utilizza risorse di Freesound (vari suoni d’ambiente e strumenti musicali: i sax in apertura e chiusura sono di Stanrams. Per supportare il podcast ci sono anche canzoni che arrivano da Epidemic Sound. Da Epidemic e da Freesound arrivano anche i tappeti musicali.
la parte tecnica
La stagione zero di Fotoradio è stata fatta con un ATR2100 di AudioTechnica preso usato sul marketplace di Amazon. Poi ho trovato un Rode Podcaster che mi piace molto e sto usando tuttora.
Per il mixer, dalla stagione uno è arrivato il Rodecaster Pro che consente di registrare le puntate senza montaggio e a pc spento (perché la compressione ed equalizzazione della voce, le sigle e le basi si controllano in tempo reale dal mixer).
Il software di registrazione è stato Audacity, imparato nelle logiche grazie al podcast “Passione Podcast” di Andrea Ciraolo. Ora sto usando Audition di Adobe che dismetterò a favore di Reaper che sto studiando sempre grazie ad Andrea Ciraolo e Francesco Bonalume.
L’hosting del podcast è fatto su Spreaker anche se passerò ad Anchor a breve.
Privacy
Sui questo sito nessun dato personale viene raccolto (se non quelli che inserite nel form contatti ma con il solo scopo di rispondere e nient’altro). Sono attivi Google Analytics e le statistiche di Spreaker sul podcast per analizzare i dati di traffico e le informazioni aggregate del caso. Come richiesto dalla normativa ho una privacy policy e purtroppo anche quei banner fastidiosi che regolano i cookies.
Ringraziamenti
Infine, ci sono ringraziamenti da fare a Andrea Ciraolo che con il suo Podcast ha dato una bella accelerata a questa idea che avevo in testa da tempo. Inoltre Andrea è stato molto disponibile e prodigo di consigli.
E' invece del tutto inconsapevole del suo contributo Riccardo Palombo. Mi è piaciuto molto il suo passaggio da recensore di tecnologia per una grande testata a podcaster intimo e smanettone. E' stato lui a citare Passione Podcast in un episodio de Il Mordente e da lì è partito tutto. Inoltre devo a lui, che ne è sempre inconsapevole, la passione sorta per i siti statici e lo sforzarsi di tenere un basso impatto, anche nei lavori su internet.
Roadmap
Quando viene pubblicata ogni puntata? Purtroppo non è sempre facile da prevedere perché dipende dal tempo che ci metto a studiare i vari argomenti e da fattori esterni. Qui però c’è una roadmap per i più curiosi. Se vuoi lasciare un suggerimento per le prossime puntate manda un messaggio veloce o contattaci
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Fotoradio is an italian language podcast dedicated to photographs. In this website we show pictures we talk about in the show and we credit owners. We refer to the Fair Use as stated in the US Copyright Act. Please check this page for more information.
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